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Musica da camera della Scuola di musica Cemi di Rimini

Come abbiamo preannunciato nel precedente articolo dedicato alla musica d’insieme  e all’importanza che riveste per i ragazzi  stare insieme e suonare insieme, in questo articolo approfondiamo invece il tema della musica da camera ed in particolare come la nostra Scuola di musica Cemi di Rimini si approccia all’insegnamento della musica da camera, offrendo numerose possibilità formative.

Cos’è la musica da camera?

La musica da camera rientra in un filone tradizionale della musica classica, e il suo nome deriva dal fatto che è eseguita da un ristretto numero di musicisti fra i 2 e i 10 al massimo, in cui il ruolo del singolo strumento è sempre individuale: raramente due strumenti procedono all’unisono come invece accade nelle orchestre.

Per questo motivo le composizioni per musica da camera, scritte per il piccolo gruppo di esecutori (strumentali e vocali), possono essere quelle scritte per uno strumento solista.

Un po’ di storia

La nascita di questa particolare tipologia di “fare musica” è da collocarsi già nell’antico Egitto come accompagnamento agli uffici sacri, rituali nei quali erano comprese danze e intonazioni di canti.

Nell’antica Roma durante le pantomime si realizzavano scene mimico-orchestrali durante le quali, ad un pubblico ristretto, venivano raccontate gesta mitologiche.

Nella Provenza medioevale invece, il giullare, di corte in corte, realizzava spettacoli per pochi intimi all’interno della corte di un signore, ma ancora siamo lontani rispetto a quello che poi nei secoli successivi prederà il vero e proprio nome di musica da camera.

Nel Cinquecento nasce l’idioma strumentale. La musica strumentale iniziò ad essere scritta e tutto ciò che prima era nato e destinato a voce, da adesso verrà scritto sul pentagramma.

Sarà il Settecento il secolo in cui si affermerà la distinzione definitiva tra musica orchestrale e musica da camera, grazie a compositori come Haydn, Boccherini, Brahms e Mozart.

La musica da camera come la conosciamo oggi, pare sia stata creata da Joseph Haydn, che ideò e utilizzò nelle sue opere musicali lo “stile conversazione” della composizione e per le sue innovazioni fu definito “padre del quartetto d’archi”.

Quella che anticamente era definita sonata prenderà il nome di musica da camera. Il numero di coloro che erano destinati a suonare era molto limitato. Gli strumenti utilizzati erano strumenti ad arco e fiato, più tardi grande anche al celebre Muzio Clementi verrà aggiunto il pianoforte, assoluto protagonista della scena dell’età romantica.

La composizione musicale per eccellenza

Senza ombra di dubbio è il quartetto (soprattutto d’archi), per la musica da camera, la composizione musicale per eccellenza. Questo misto di sonate sintetizza in modo perfetto quelle che erano le quattro voci principali del coro (soprano, tenore, contralto e basso).

Nel corso del tempo questa particolarità di musica è andata via via scomparendo. Beethoven iniziò a comporre musiche (che rientrano sempre nel filone delle musiche da camera) che comprendevano voce e pianoforte.

Soltanto nel tardo Novecento con un’opera intitolata “Bartòk la musica da camera”, Stephen Walsh racconta il progresso che questa tipologia di musica aveva compiuto nel corso dei secoli.

Dalla semplice voce che accompagnava le storie delle antiche mitologie greche e romane, si passò ad una camera che ingloba strumenti a percussione.

Musica da camera e musica d’insieme

In genere, la musica da camera viene eseguita senza l’uso di un direttore d’orchestra, il che richiede una grande sintonia e comunicazione tra i membri del gruppo, offrendo l’opportunità ai musicisti di lavorare insieme, sviluppando le loro abilità individuali e collaborando per creare un suono armonioso.

Il metodo Suzuki, che pratichiamo nella nostra Scuola di musica Cemi di Rimini, incoraggia anche la collaborazione e la comunicazione tra i membri del gruppo, rendendolo un approccio ideale per l’insegnamento della musica da camera.

Il metodo inoltre offre ai nostri ragazzi l’opportunità di lavorare insieme come un team, sviluppando la loro capacità di ascolto e di rispetto reciproco.

I nostri insegnanti, altamente qualificati, utilizzano il Metodo Suzuki per aiutare i nostri ragazzi a sviluppare le loro abilità musicali e la loro capacità di lavorare in gruppo.

Perché fare musica da camera?

Suonare in una formazione cameristica non è come incontrarsi dopo tanto tempo, passare la giornata insieme e salutarsi.

Nella musica da camera, proprio per l’elemento di “intimità” che deve venire fuori dall’esecuzione del brano, le relazioni tra i singoli componenti della formazione devono essere più strette e costanti, affinché si realizzi il cosiddetto “affiatamento”, cioè la conoscenza musicale intima dei singoli musicisti del gruppo.

Occorre studiare bene da soli, ma solo insieme con costanza è possibile creare il vero insieme.

Durante le prove, si lotta insieme per qualsiasi problema che emerge dallo studio del brano da eseguire, si condividono le stesse esperienze, piacevoli o negative, affinché una qualsiasi formazione cameristica possa funzionare a livello “intimistico” e musicale, producendo valide esecuzioni improntate su una solida base di pura emozione mista al divertimento di fare “Musica vera”, ci deve essere un grande rispetto, se non addirittura una reciproca ammirazione fra i singoli musicisti, oltre ad una buona dose di umiltà.

La musica da camera è forse l’essenza della musica classica, l’ambito nel quale i musicisti devono ascoltarsi reciprocamente per meglio far funzionare quegli ingranaggi matematicamente e fisicamente perfetti di questa forma musicale.

L’esecuzione di un brano cameristico è intenso e interessante, se è molto intensa l’intesa tra i musicisti della compagine, anche dal punto di vista timbrico e dell’intonazione.

Troviamo che la musica da camera sia uno degli insegnamenti più completi che un musicista possa vivere e che sia fondamentale proporre questa possibilità all’interno del percorso scolastico.

La musica da camera alla Scuola Musicale Cemi di Rimini

La Scuola Musicale Cemi di Rimini offre un’ampia gamma di offerte formative per strumenti ed età. I gruppi di musica da camera “stabili” nella nostra scuola sono:

  • Busker al loro secondo anno con violino, viola, violoncello, flauto e da quest’anno chitarra che proseguono la loro (età 13-15anni).
  • RaCaCi piano, sax chitarra (11-14anni)
  • TheBang piano e 3 sax soprano (9-14anni)
  • Amdams 3 violini (8-10anni)
  • LittleBand piano e 2 sax (8-11anni)

A questi gruppi si aggiungono poi le formazioni legate ad uno specifico evento o ad una situazione particolare, come un saggio o il desiderio di due musicisti di condividere un brano! Ed ecco allora che presto ascolteremo piano e chitarra, ma anche duo di chitarre, piano e voce, quattro mani e tanto altro.

Il repertorio proposto spazia da brani popolari per le formazioni più “giovani” a brani classici più complessi per le formazioni più “adulte”, alle quali viene data la possibilità di incontrarsi anche fuori dalle lezioni, prenotando direttamente un’aula a scuola.

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